” La speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fauto ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita. […] Ai piedi della croce, mentre vedeva Gesù innocente soffrire e morire, pur attraversata da un dolore straziante, ripeteva il suo “si”, senza perdere la speranza e la fiducia nel Signore. […] Nel travaglio di quel dolore offerto per amore diventava Madre nostra, Madre della speranza. Nelle burrascose vicende della vita la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci sorregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare”. (Spes non confundit,24)
Pellegrini anche noi in una giornata toccata dalla grazia e piena della presenza dello Spirito a completamento di un percorso fatto a piccoli passi, quello degli esercizi spirituali, ma costanti, ove ciascuna ha potuto fare esperienza di quanto la Parola ascoltata con fede diventa binario di marcia per la nostra vita e dunque al nostro cammino di discepoli del Risorto.
Grazie a P. Ivan Milazzo, cappuccino, che ha guidato e sostenuto la predicazione con l’entusiasmo che gli è proprio e con lo zelo che gli deriva dall’esperienza di Gesù Vivo e operante in mezzo al suo popolo.
Possa ciascuna da noi, forti del dono ricevuto, continuare ad essere benedizione perchè benedetti benediciamo, amate amiamo, consolate possiamo consolare.
Sia lode e gloria al Signore!