Varcare la Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, è stato il culmine di un percorso verso la pienezza della gioia. Si, perché collocata a completamento degli Esercizi Spirituali guidati da Don Carmelo Buccieri, SDB, in cui l’abbondanza della Parola, dell’Eucaristia celebrata e adorata, della preghiera corale del sacramento del perdono, del silenzio che non è solo assenza di rumori, ma invito all’ascolto, ha risintonizzato il nostro cuore e la nostra anima sull’Essenziale: Gesù Cristo vivo e vero!
Il pellegrino che avanza per la Porta, lascia dietro di sé i rumori dello scorrere veloce e incurante dei passanti, mentre l’accesso al luogo sacro lo inonda di luce così che gli occhi si lasciano incantare dalla Maestosità della Basilica che custodisce l’icona della Madre di Dio Salus Populi Romani e dallo scorso 3 maggio le spoglie mortali di Papa Francesco. E noi ne abbiamo fatto esperienza, ci siamo lasciate inondare di luce e nella preghiera sussurrata abbiamo chiesto “Spirito Santo” per una sosta in cui l’acqua della grazia zampilla abbondantemente su chi la chiede e a chi ne beve ne viene risanato!
Queste pause ti afferrano in profondità e ti innalzano verso il Cielo. Il fare e l’operare attivamente con Dio nel cuore rientra nei piani del Suo provvidente amore affinchè incontriamo la Bellezza del volto di Dio nel volto dei fratelli e delle sorelle che i nostri occhi hanno incrociato. E nel segno della gioia di un cammino fatto insieme ci siamo rese conto di essere già “profezia, compagne di viaggio dell’umanità di oggi e pellegrine verso l’Eterno.
Ci ha fatto bene al cuore uscire dalle nostre case per lasciarci sorprendere dalla novità di Dio. E questo Giubileo, ultima tappa di un cammino in cui tante sorelle sono state visitate dalla grazia di una nuova ripartenza della propria vita consacrata, secondo la fisionomia spirituale delle Suore del Sacro Cuore, un grazie alla Rev.ma Madre Ester e il suo Consiglio per aver organizzato gli Esercizi Spirituali a Roma.
Ciascuna di noi possa custodire e meditare nel proprio cuore le meraviglie operate dallo Spirito così da essere testimoni credibili della presenza di Dio in mezzo al suo popolo.