Ave Maria, piena di grazia …

Il 28 luglio scorso, l’Agenda Capitolare riportava una intensa giornata dedicata alle Capitolari Delegate dalle missioni dell’Estero così per il pomeriggio, tuttavia grande è stato nei giorni precedenti il desiderio di poter affidare alla Mamma di tutte le Mamme gioie e speranze, fatiche e preoccupazioni, non solo delle sorelle Capitolari, delle Sorelle che ci seguono con la loro preghiera, ma affidare tutto il popolo di Dio alle cure amorevoli di Maria SS.ma, Madre di Speranza e di Grazia.

Con la piena disponibilità di P. Giovanni Lauretta, Rettore Parroco della Basilica Santuario Madonna delle Grazie in Modica, abbiamo colto l’opportunità di un tempo di preghiera ai piedi della Madonna. Un’uscita inaspettata per le Capitolari ma tanto apprezzata per lo spirito che ha animato la fraternità e soprattutto la possibilità di concludere in modo bello una giornata dal respiro mondiale. Dunque, ci siamo ritrovati in Santuario, a Modica per offrire a Maria ss.ma la preghiera mariana per eccellenza preparata magistralmente e con la delicatezza che gli è propria da p. Giovanni e dalle nostre Suore presenti in Basilica. Un libretto con i misteri del S. Rosario meditato, ad ogni mistero una massima spirituale della Beata Maria Schininà, che bene si incastonava alla Parola.

Giovanni ha voluto motivare il gesto iniziale della lampada posta simbolicamente dalla Rev.ma Madre Ester sull’altare che ne rappresenta il Cristo dal quale ogni costruzione cresce ben ordinata, a seguire le Sorelle Capitolari alla cui lampada avevano acceso la propria a simboleggiare il legame solido con la Madre e l’impegno della fedeltà al dono ricevuto e che chiede di essere alimentato.

All’Inno iniziale dedicato alla Madonna delle Grazie ne è seguita la preghiera animata dalle sorelle provenienti dai 5 Continenti. Ad aprire la recita del S. Rosario dopo il padre nostro l’Ave Maria in dialetto siciliano come a voler far memoria e onorare la terra che diede i natali alla Beata Maria Schininà. Mentre la Salve Regina che chiude la Corona del S. Rosario è stata intonata dalle nostre sorelle del Madagascar. Una lode continua quella rivolta a Maria, Madre di tutte le Grazie, Madre soprattutto di quelli che non riescono ad alzare gli occhi al cielo per tanti motivi. Dopo il canto delle litanie P. Giovanni ha invitato tutte noi a riprendere in mano il lumino deposto sull’altare per recarci processionalmente verso la cappella che custodisce il simulacro della Madonna delle Grazie e ivi elevare al Cielo l’Atto di affidamento a Maria.

A conclusione una cena fraterna nei locali della Basilica dove è stato possibili stare tutti insieme.

Abbiamo camminato con Maria ma sentiamo necessario camminare come Maria per essere donne consacrate dal cuore grande, dal cuore tutto di Dio e dei fratelli.